Cerchiamo di capire se conviene comprare azioni ENI e tenerle per un lungo periodo in modo da usufruire degli utili e della sua crescita
Dopo l’anno nero della pandemia, questa società per azioni sta risalendo la china e può essere interessante considerarla come un investimento.
Aggiornamento 25 febbraio
Ormai è quasi certo che arriverà un’inflazione. In effetti già un po si fa sentire se andiamo a controllare i prezzi delle materie prime, petrolio in primi. Secondo gli esperti questa inflazione non sarà molto forte ma alla fine del 2021 dovrebbe arrivare fi quasi al 5% annuo e quindi titoli di materie prime come ENI dovrebbero giovarne. Attenzione a come investire con l’inflazione.
Dopo le notizie di vaccini anti Covid pronti ed ormai imminenti il titolo del leone a sei zampe sta finalmente tornando a salire. Il 2020 rimarrà nella storia come il peggior anno sia a livello finanziario che economico per questa importante industria petrolifera italiana. Come tutte le altre grandi Oil Companies , a causa della pandemia e del blocco di tante economie, ha subito un calo del valore delle azioni di circa il 50% ma ora si sta riprendendo. Storico rimarrà anche il prezzo del petrolio negativo nei futures di qualche mese fa.
Ora invece si può pensare ad un investimento su queste azioni che sicuramente torneranno a crescere, anche in vista di una trasformazione di questa azienda che sta diventando anche un’azienda che crea energia da fonti rinnovabili. ENI è stata infatti la prima tra le Big Oil Companies a fare investimenti seri in eolico, solare, idroelettrico e sopratutto in ricerca, da seguire in particolare i suoi sviluppi nell’idrogeno.
Nei prossimi anni potrebbe anche fare un grande salto di qualità
Situazione ENI Spa
ENI, è attualmente la maggiore società del settore nel nostro paese, le rispettive azioni sono quotate alla Borsa di Milano (FTSE Mib), ma anche al Nyse, ed annovera al suo interno investitori istituzionali di prestigio tra cui una delle principali banche cinesi.
Il codice di negoziazione (dato tecnico ISIN è IT0003132476); quotazione odierna Eur 14,74 (l’anno 2016, sempre il 20 Marzo quotava.
I ritorni sugli investimenti di Eni SpA (BIT: ENI) valgono la pena?
Oggi valuteremo Eni SpA ( BIT: ENI ) per determinare se potrebbe avere un potenziale come idea di investimento. In particolare, considereremo il Return On Capital Employed (ROCE), in quanto ciò può darci un’idea di quanto sia redditizia la società in grado di impiegare capitale nella propria attività.
Innanzitutto, esamineremo il modo in cui calcoliamo ROCE. In secondo luogo, esamineremo il suo ROCE rispetto a società simili. Quindi determineremo in che modo le sue attuali passività incidono sul suo ROCE.
Eni ha un ROCE dell’8,3%.
Il ROCE di ENI è buono?
ROCE è comunemente usato per confrontare le prestazioni di attività simili. Utilizzando i nostri dati, il ROCE di Eni sembra essere intorno alla media del 9,0% dell’industria petrolifera e del gas. A parte il confronto del settore, il ROCE di Eni è mediocre in termini assoluti, considerando il rischio di investire in azioni rispetto alla sicurezza di un conto bancario. I lettori possono trovare altre prospettive di investimento più interessanti altrove.
Eni ha registrato un ROCE dell’8,3%, meglio di 3 anni fa, quando la società non ha realizzato profitti. Questo ci fa chiederci se la società stia migliorando. Nell’immagine qui sotto puoi vedere come il ROCE di Eni si confronta con il suo settore. Fai clic per vedere di più sulla crescita passata.
Ricorda che questa metrica guarda indietro: mostra cosa è successo in passato e non prevede con precisione il futuro. Il ROCE può essere ingannevole per le imprese cicliche, poiché i rendimenti possono apparire incredibili nei periodi di boom e terribilmente bassi nei periodi di crisi. ROCE è solo una misura temporizzata. Dato il settore in cui opera, Eni potrebbe essere considerata ciclica. Poiché il futuro è così importante per gli investitori, dovresti dare un’occhiata al nostro rapporto gratuito sulle previsioni degli analisti per Eni .
Le attuali responsabilità di Eni e il loro impatto sul proprio ROCE
Le passività correnti sono fatture e fatture a breve termine che devono essere pagate entro 12 mesi o meno. A causa del modo in cui viene calcolato il ROCE, un elevato livello di passività correnti fa sembrare che un’azienda abbia meno capitale investito e quindi può (a volte ingiustamente) potenziare il ROCE. Per contrastare ciò, gli investitori possono verificare se una società ha passività correnti elevate rispetto al totale attivo.
L’Eni ha passività correnti per 27 miliardi di euro e attività totali per 122 miliardi di euro. Di conseguenza, le sue passività correnti sono pari a circa il 22% delle sue attività totali. È positivo vedere un ammontare limitato di passività correnti, in quanto ciò limita l’effetto su ROCE.
Cosa possiamo imparare dal ROCE di Eni
Detto questo, il ROCE di Eni è mediocre, potrebbero esserci investimenti più interessanti in giro. Potresti riuscire a trovare un investimento migliore di Eni.
Conclusioni

Altri interessanti titoli di grandi aziende italiane da tenere presenti:
Energia rinnovabile
Pirelli
Leonardo
ENEL
Ei Towers
Salini Impregilo
Poste
Ferrari RACE
Fiera Milano
FCA
Energia eolica
Aramco
Precedenti articoli su ENI 1 ,
Ho acquistato un pacchetto consistente do azioni eni al prezzo di 1.135 più lo 0.24 di commissioni di banca.
L’ho fatto in un ottica di lungo corso considerando la solidita’ dell’azienda e l’alto dividendo.
Non amo le operazioni di trading speculative che mettono ansia e costringono a monitorare costantemente quanto investito.
Spero di aver fatto la cosa giusta e di dormire sonni tranquilli.
l’azienda è molto solida ma certo il 2020 sarà un anno negativo per tutti e bisognerà aspettare un po’ di tempo prima che risalgano.
In bocca al lupo.